domenica 23 novembre 2008


A Veronica "Unico gioiello" della mia vita,
per la quale dannerei l’anima affinché Nulla e Nessuno
me le portasse mai via.
Un ringraziamento speciale a colui che mi ha permesso di realizzare il sogno.
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PROLOGO
"All'improvviso lei aprì il cofanetto e le palline della lunga vita rotolarono giù per il pavimento fino al cortile, l'una accanto all'altra, con moto uniforme, emettendo quei suoni cristallini che la magia cinese aveva donato loro. Quel tintinnio leggero richiamò l'attenzione dei miei sensi che, estrapolando quella melodia polifonica, mi riportarono alla cruda realtà dalla quale ero fuggito da troppo tempo facendomi carpire nei suoni la similitudine del colore ma la diversità dell'impasto. Essi si spandevano insieme tutt'intorno, compatti, sorreggendosi l'uno contro l'altro, in un continuo e reciproco richiamo, ma ciascuno fiero della propria ed irriproducibile diversità".
F L A S H B A C K S
Immagini del passato
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Il vento tra i suoi capelli bianchi, adagiati al suolo, rubava l'ultimo sospiro e lo lasciava riposare sotto i raggi del sole. La posizione fetale che il vecchio aveva assunto, dava l'impressione che stesse dormendo un lungo sonno primordiale ed i suoi occhi chiusi facevano pensare stesse sognando. A pochi passi dal suo scomodo letto di asfalto vi era una bicicletta stesa per terra; ammaccata. E tanta, tantissima gente attorno a guardare, a mormorare... a presenziare in religioso silenzio. Come noi. “Circolare! avanti... circolare!” A quell'urlo mi risvegliai improvvisamente dall'incantesimo del vedere la morte così da vicino. Un poliziotto sventolava innervosito una paletta al nostro procedere a rilento mentre guardavamo, in silenzio e col cuore in gola. Al suo segno di proseguire ci allontanammo da quel luogo affollato. Gli angeli erano lì. Gli accarezzavano i capelli... gli raccontavano già del viaggio che aveva intrapreso.
-1-
Ricordo ancora quell'estate soffocante di qualche anno fa quando, tra una crisi ed un'altra avvennero dei fatti che cambiarono la mia vita. Dopo un lungo girovagare per tre continenti a causa dei trasferimenti di lavoro di mio padre, mi ritrovavo finalmente a Ravenna per una mia scelta. Ma le cose non andavano per il verso giusto e mi sentivo frustrato della vita che conducevo per svariati motivi: il mio lavoro, il rapporto conflittuale col figlio di prime nozze a Roma, ed il mio secondo matrimonio. Un giorno, rimasto solo in casa..........
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